Assolto e scarcerato, dopo dieci mesi di prigione, perché il fatto non costituisce reato. Si è celebrato ieri il processo con rito abbreviato per un episodio che risale a circa un anno fa, al 4 giugno 2012 (leggi la notizia). Quel giorno Mohammed Boucetta rientrò, dopo averlo lasciato libero da alcuni giorni, nel suo appartamento al 14° piano della torre Cimabue, tranciò il tubo del gas e se ne andò. Tentata strage? Un gesto maldestro? Lui si è sempre difeso affermando che si è trattato di un semplice errore (leggi la notizia), ed il giudice gli ha dato ragione.
Stando alle deposizioni del marocchino, quel giorno si recò alla torre semplicemente per portarsi via il forno a gas, per questo staccò il tubo e preparò il mobile che sarebbe poi passato a prelevare un paio di giorni dopo. Quando ritornò nell’appartamento però trovò ad aspettarlo i poliziotti, che lo arrestarono per tentata strage. Ieri l’assoluzione.
(a.c.)
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