In merito alla situazione sulla sicurezza in Provincia di Brescia è intervenuto il capolista della Lega Nord per le elezioni regionali, Fabio Rolfi. “L’escalation di insicurezza di questi mesi – commenta Fabio Rolfi – è la diretta e naturale conseguenza delle politiche di smantellamento dei pacchetti sicurezza dell’ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni, volute dal Governo Bersani-Monti. L’accoppiata PD-Monti infatti ha regalato al Paese tagli alle forze dell’ordine, amnistie, indulti, sanatorie, totale assenza di certezza della pena e una completa rinuncia a una qualsiasi forma di controllo e contrasto all’immigrazione clandestina. Se ne sono fregati altamente della criminalità concentrando tutte le loro forze per vessare in maniera scientifica i piccoli e medi imprenditori, gli artigiani, i commercianti e più in generale tutti i cittadini che lavorano, nel tentativo di spremere gli ultimi quattrini rimasti alla nostra gente. L’aumento di furti e reati legati alla microcriminalità, e non solo, è un campanello d’allarme inquietante e che non può essere ancora sottovalutato, come sta facendo la sinistra; mentre la situazione si fa sempre più grave infatti, Bersani e i suoi sodali continuano a dire che il loro primo provvedimento sarà la cittadinanza facile e il voto agli immigrati, misure che si tradurranno in una moltiplicazione incontrollata dei diritti (e quindi dei costi) in un momento dove i soldi non ci sono nemmeno per gli italiani. Come Lega Nord – chiosa Fabio Rolfi – vogliamo che vengano riprese in mano le redini della sicurezza di questo Paese, partendo dalla reintroduzione del reato di clandestinità, smontato pezzo per pezzo da questo Esecutivo.”
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