Gli esperti hanno dato il loro parere: la falda acquifera sul tratto della Brebemi non è inquinata. I campioni di cromo ed arsenico prelevati dai cantieri e che erano finiti sotto sequestro nell’ambito dell’inchiesta sul traffico illecito di rifiuti, truffa e corruzione, non sono sinonimo dell’inquinamento della falda acquifera. Come riporta il Giornale di Brescia ad affermarlo sono l’ing. Paolo Rabitti e il geologo Gian Paolo Sommaruga, gli esperti incaricati dal giudice delle indagini preliminari Cesare Bonamartini. La perizia è stata fatta su materiali conferiti dalla Locatelli ai cantieri della direttissima Brescia-Milano di Cassano d’Adda e Fara Olivana con Sola: le tracce di cromo e arsenico erano solo in superficie, ma nel profondo tutto è regolare. La zona, 600 metri in tutto, è comunque oggetto di un intervento di bonifica ad opera di Brebemi.
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