Cgil, Pd, Sel, Cobas trasporti, Associazione diritti per tutti, chiede l’immediato ritiro della nuova campagna di Brescia Mobilità per il "civismo sugli autobus". La mano nera che si vede avrebbe intenti discriminatori secondo i gruppi, così come il messaggio che recita "8 su 100 restino a casa!", con riferimento alla percentuale degli evasori stimata dai controllori a bordo dei mezzi pubblici. "L’idea è della giunta, che sul tema immigrati si è già distinta in passato con iniziative diciamo bizzarre – attacca Damiano Galletti, segretario della Camera del lavoro su Repubblica- Con la mano nera e l’invito a rimanere a casa, questa odiosa iniziativa vuole mettere ancora una volta alla gogna gli stranieri. In un momento oltretutto di crisi diffusa, e che non ha colori".
Ma Brescia Mobilità non tarda a rispondere e, con riferimento alle considerazioni riportate oggi su alcune testate giornalistiche, desidera precisare che "I dati illustrati sull’abusivismo a bordo dei mezzi pubblici, sono ovviamente statistici e generali e da questi non emerge alcun elemento di prevalenza di genere, ma anzi una sua diffusione trasversale; la campagna è stata commissionata ad una società di immagine e comunicazione che dichiara di non avere avuto “in alcun modo” intenti discriminatori, ma di essersi semplicemente attenuta a criteri tecnici di risalto cromatico del messaggio diretto ai cosiddetti portoghesi, al fine di migliorare il senso civico dell’intera cittadinanza;non da meno, ci pare che, come anche indicato dalla società di comunicazione, da una ragionevole lettura dell’immagine sia il colore arancio il chiaro riferimento alla percentuale di abusivi; la campagna è stata, ad oggi, esclusivamente presentata, in bozza (quindi non confermata nei contenuti e nelle immagini) agli organi di stampa e verrà attivata dalle prossime settimane. L’immagine di cui trattasi è una tra le varie proposte ricevute e che si intendono valutare ed è un fotomontaggio per dare il senso tecnico/scenico di come sarebbe potuta apparire integralmente sul mezzo stesso (che non è decorato e non è in circolazione); raccogliamo quindi, con stupore, ma di buon grado, le sollecitazioni pubbliche e gli espliciti suggerimenti delle associazioni, di cui apprezziamo il lavoro, procedendo ad una ulteriore valutazione del caso e ad eventualmente modificare la bozza o a scegliere soggetti diversi tra quelli presentati. Ribadendo la nostra assoluta estraneità, da qualificati operatori del trasporto pubblico, a qualsiasi fenomeno discriminatorio, confermiamo che l’iniziativa in questione, legata al preoccupante fenomeno dell’aumento dell’evasione tariffaria, a danno della qualità del servizio pubblico e dell’intera collettività, intende unicamente sollecitare il senso civico di tutti per la migliore convivenza civile".
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