Sfratti per morosità: ogni anno sono circa 700 le famiglie colpite e nel 50% dei casi si tratta di "morosità incolpevole" per la perdita del lavoro del capofamiglia. La Loggia aveva già istituito un fondo da 270mila euro per venire incontro alla problematica e con l’accordo tra Comune, associazioni dei proprietari (Ape, Uppi, Asppi e Unioncasa), affittuari (Sunia, Sicet, Uniat e Conia), Aler e Federcasa, si era raggiunta una soluzione condivisa. Come riporta il Giornale di Brescia le linee di intervento erano tre: la prima si basa sull’accordo tra proprietà e inquilino e prevede l’annullamento della procedura di sfratto con la copertura del 50% della morosità anticipata dal Comune. La seconda non annulla lo sfratto ma lo sospende, per massimo 12 mesi con pagamento del canone ridotto versato dal Comune. La terza è un intervento preventivo dello sfratto con l’applicazione del canone concordato con versamento del Comune del 50% della morosità. Ora una quarta linea viene messa a disposizione: 100mila euro, destinati alle famiglie con presenza di soggetti quali minori, anziani, disabili, per i quali la procedura di sfratto sia giunta al secondo accesso giudiziario. Questo accordo ha raccolto fino ad ora 124 domande.
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