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Rimborsi illeciti in Regione, i tre consiglieri bresciani del Carroccio provano a spiegare le proprie spese “pazze”

All’indomani dello scandalo che ha coinvolto 22 ex-consiglieri di maggioranza (11 del Pdl e 11 della Lega Nord) della Regione Lombardia, i tre leghisti bresciani Pierluigi Toscani, Alessandro Marelli ed Enio Moretti accusati dalla Procura di Milano di presunti rimborsi illeciti provano a giustificare le proprie spese “pazze”. E ognuno lo fa a modo suo. Enio Moretti dovrà spiegare ai giudici i 35.666 euro versati sul suo conto corrente dal 2008, mentre Toscani potrà chiarire ogni euro dei 32.407 percepiti a rimborso spese in due anni e lo stesso farà Marelli per i suoi 30.863 euro. Sembra che i tre però abbiamo già alcune spiegazioni da dare. Come riportato dal quotidiano Bresciaoggi, Toscani ha dichiarato: “ In merito alle notizie delle cartucce da caccia rimborsatemi dal gruppo Lega in Regione,tengo a precisare che l’impiegata del gruppo Lega Nord in Regione, addetta ai rimborsi spese, ha purtroppo registrato e rimborsato lo scontrino cartucce del 30 luglio 2011 di 752 euro scambiandolo per uno scontrino cartucce toner della stampante, di cui è previsto il rimborso – ha spiegato Toscani in maniera tranquilla -. Anche io comunque avrei dovuto controllare meglio, provvederò al più presto a restituire i 752 euro al gruppo Lega. Chiedo scusa a tutti per l’accaduto. Per il resto aspettiamo i risultati finali dell’inchiesta”. Anche sui due gratta e vinci rimborsati Toscani ha una spiegazione: “ Quei gratta e vinci erano stati battuti assieme ai giornali acquistati prima di andare in Regione. preciso che mi sono stati rimborsati solo i quotidiani”.

Diverso il discorso per Moretti al quale la guardia di finanza ha contestato cene per 80 e 90 commensali costate rispettivamente 2.400 e 2.700. Lui, sulle pagine di Bresciaoggi ha spiegato: “Nessuno ha eccepito prima sull’irregolarità. Prendo atto, pagherò”. Dal canto suo, invece, Alessandro Marelli, al quale la Procura ha contestato dagli “aperitivi a cinque euro” all’acquisto di teconolgia hi-tech e computer per 3.500 euro fino ad un modellino di aereo di carta, si è limitato ad un serrato “Sono sereno”.

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Redazione BsNews.it

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