Non solo l’Aler a rischiare l’esistenza per la famigerata Imu, ma anche le scuole cattoliche. Se ne fa portavoce Luigi Morgano direttore di sede dell’Università Cattolica di Brescia e segretario nazionale della Federazione delle scuole materne (Fism), che a Radio 24 ha sottolineato come le scuole non siano attività commerciali e che se un edificio viene dato in comodato d’uso gratuito dalla Chiesa non ha senso che paghi la tassa. Nemmeno con l’8 per mille, secondo Morgano è possibile coprire le spese: il rischio è la perdita del lavoro di migliaia di insegnati e la chiusura di diverse strutture.
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