L’accusa aveva chiesto 16 anni per omicidio volontario, ma il giudice li ha ridotti a 12. E’ questa la condanna decisa per L.M, il papà giustiziere che il 26 ottobre dello scorso anno sparò contro il campo nomadi di Calcinatello uccidendo un giovane 18enne. L’uomo era convinto che la figlia, morta per overdose, avesse acquistato la droga proprio nel campo nomadi. Da lì la decisione di farsi giustizia da solo per impedire che potessero morire altre persone. In realtà è stato proprio lui ad ucciderne una, Ionut Iamandita.
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