(a.c.) Lo scorso 6 settembre l’assemblea dei soci di Artematica ha deliberato lo scioglimento e la messa in liquidazione della società. La notizia, decisamente importante in considerazione di ciò che sta avvenendo tra la società e il Comune di Brescia, in merito sia alla mostra (saltata) dei Maya che a quella (contestata) di Matisse è emersa solo ieri grazie a un comunicato stampa diffuso ai giornali trevigiani.
Andrea Brunello, amministratore delegato della società controllata al 50 per cento dalla FinPiave di Giuseppe Stefanel, attribuisce gran parte delle colpe della decisione all’annullamento della mostra sui Maya: «Avevamo concentrato tutte le risorse nella realizzazione della mostra dedicata ai Maya, lannullamento di questo prestigioso evento ha di fatto aggravato la situazione di Artematica e portato i soci a prendere questa difficile soluzione. Fare impresa nel mondo dei beni culturali è stata unesperienza unica e per certi versi gratificante. Sul piano squisitamente imprenditoriale è stata invece unesperienza difficile e molto controversa, spesso troppo influenzata da decisioni di carattere politico o prettamente finanziario, piuttosto che culturale».
Per ora, giusto ricordarlo, nella vicenda-Matisse non vi sono né ipotesi di reato né indagati, però l’esito tra il Comune, la Fondazione Brescia Musei e l’amministratore delegato di Artematica non è stato soddisfacente.
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