Nessun divorzio, ma buoni propositi per un futuro insieme, comunque da costruire. È questa la sensazione emersa dopo l’arrivo del sindaco Adriano Paroli a Ponte di Legno, ospite della festa leghista dove il suo vice Fabio Rolfi ha fatto gli onori di casa. L’alleanza potrà essere rinnovata, ma in gioco ci sono anche i leader nazionali dei due schieramenti: Maroni da una parte e Alfano dall’altra. In attesa di sviluppi Rolfi spinge per una giunta meno timida ed una città più moderna e innovativa, nel segno della vivibilità, di una rinascita del centro storico e di una maggiore attenzione all’ambiente.
Fin qui tutti d’accordo, diverse invece le visioni sulla mostra dei Maya e l’aumento dell’Imu sulle seconde case, così come sul sostegno al governo Monti, bacchettato da Paroli e bastonato da Rolfi. Quella di Ponte di Legno, tuttavia, non era l’occasione per accendere dibattiti o fare campagne elettorali. Paroli, però, è stato chiaro ed ha proposto di ripresentarsi uniti alle prossime elezioni. Rolfi è più tiepido al momento, ma i presupposti per evitare il divorzio sembrano esserci tutti.
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