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Sequestrano il figlio di 4 anni per costringerla a prostituirsi: arrestati due romeni

La strategia scelta per convincere la madre a prostituirsi era semplice e senza scampo: rapirle il figlio, un bambino di soli 4 anni, e tenerlo in ostaggio per garantirsi la sua obbedienza. E’ accaduto in Val Trompia, dove i Carabinieri della compagnia di Gardone hanno arrestato due cittadini di origine romena con accuse che vanno dallo sfruttamento della prostituzione alle lesioni sino al sequestro di persona. Teatro dell’intervento dei militari è stata una abitazione nel comune di Polaveno,  teatro dell’incubo vissuto da una madre che – come altre due connazionali – era stata attirata nel nostro Paese con il miraggio di un lavoro onesto e poi sprofondata nel terribile incubo della mercificazione su strada e nei night club. 

Ecco di seguito il comunicato stampa dettagliato diffuso questa mattina dai carabinieri.

Il 20 luglio 2012 i militari della Stazione Carabinieri di Gardone Val Trompia hanno proceduto al fermo di 2 cittadini rumeni con l’accusa di sfruttamento della prostituzione, lesioni personali e sequestro di persona. Nel corso della notte tra il 19 e il 20 luglio tre giovani rumene hanno fermato, lungo una strada del padovano, una pattuglia della Stazione  Carabinieri di Albignasego, alle dipendenze  della Compagnia di Abano Terme, chiedendo aiuto: accompagnate in caserma le ragazze nel corso della mattinata hanno raccontato di essere state costrette a prostituirsi da 2 connazionali, di domiciliare in un piccolo paese vicino a Brescia e che quella notte erano state portate in provincia di Padova da uno dei loro sfruttatori.

I militari della Stazione di Albignasego, dopo i primi accertamenti, hanno immediatamente trasmesso tutte le informazioni acquisite ai colleghi della Stazione Carabinieri di Gardone Val Trompia che hanno proceduto alla localizzazione dell’appartamento indicato dalle giovani e al rintraccio dei due sfruttatori. Le ricerche si sono svolte con la massima urgenza perché una delle ragazze ha un figlio di 4 anni che gli sfruttatori hanno tenuto in ostaggio per esercitare una maggiore pressione nei confronti della madre: la fuga della donna avrebbe potuto indurre i due rumeni a vendicarsi sul bambino o a sparire con lui. 

I militari sono giunti alla localizzazione dell’appartamento anche grazie ad una segnalazione pervenuta dalla zona in base alla quale alcuni giorni prima  erano stati notati dei movimenti sospetti di macchine con targa inglese nei pressi di quell’abitazione.

Il blitz effettuato nell’abitazione ha consentito di rintracciare uno degli sfruttatori e di trovare il bambino. Le giovani rumene hanno raggiunto la Stazione di Gardone Val Trompia dove la madre ha potuto riabbracciare il proprio figlio, e successivamente sono state accompagnate presso il locale pronto soccorso dove sono state refertate con diagnosi compatibili con le lesioni causate dai loro sfruttatori.

Il secondo sfruttatore, che stava cercando di trovare le 3 ragazze, non era presente nell’abitazione. Sono state immediatamente avviate le sue ricerche  e nel corso della stessa serata, sulla base delle indicazioni fornite dai Carabinieri, una pattuglia della Polizia Stradale di Verona ha intercettato l’autovettura Audi A4 in uso al rumeno mentre procedeva sull’autostrada A4 all’altezza di Desenzano. Lo stesso veniva bloccato senza che opponesse resistenza e consegnato ai militari della Compagnia di Gardone Val Trompia.

Alle 23.30 del 20 luglio, ultimate le formalità di rito, è stato effettuato il fermo d’iniziativa dei 2 rumeni incriminati. Il 23 luglio 2012 il Tribunale di Brescia ha convalidato il fermo dei due rumeni applicando a entrambi la custodia cautelare in carcere.

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Redazione BsNews.it

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