(a.c.) Via Ciotti a Montichiari. Da un anno i residenti della zona segnalano in comune un via-vai continuo di gente islamica che si reca in un fatiscente bar. Semplici avventori? No, fedeli che hanno abusivamente trasformato l’esercizio in una moschea. A distanza di un anno dai primi controlli è arrivata la chiusura definitiva del locale.
Dopo una prima segnalazione, effettuata una anno fa, e un sopralluogo da parte degli uomini del comandante della Polizia Locale Cristian Leali in realtà la questione sembrava essersi calmata. Dopo non molto però tutto riprese come prima, dunque si è resa necessaria la nuova operazione nei confronti dei membri dell’associazione culturale Makkia. Il bar, non a norma, con problemi di salubrità, ovviamente non era idonoeo ad ospitare un luogo di culto. Da qui i sigilli al locale e la denuncia, sia per il proprietario italiano dell’immobile sia per il responsabile dell’associazione islamica, già accusato nel 2011 di far parte del movimento fondamentalista islamico Adl-wal-ihsane che istigava alla discriminazione e all’odio religioso.
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