(a.c.) Visto che lo Stato vuole chiudere le province già nel 2014, tanto vale uscire dal Patto di stabilità nel 2013, in modo da poter spendere sul territorio, in infrastrutture e servizi, i soldi che altrimenti rimarrebbero vincolati dal Patto.
Nella giornata di approvazione, senza troppe sorprese, del rendiconto di bilancio 2012 e del previsionale 2012-2013 il presidente della provincia Daniele Molgora ipotizza l’uscita del Broletto dal Patto. Con evidente soddisfazione per la sistemazione dei conti dell’ente (fatta prima e meglio di ciò che sta fecendo il capo del Governo, a detta di Molgora, che prima di tagliare le spese ha aumentato le imposte), il presidente ha spiegato ieri in aula che gli obiettivi che si era prefissato per le casse della provincia sono stati sostanzialmente raggiunti. Per il passo successivo, gli investimenti, la crisi sta giocando un brutto tiro, assieme alle maggiori imposte statali, ma l’uscita dal Patto consentirebbe una maggior libertà di spesa.
Alle critiche espresse dall’opposizione, che chiede ragione delle mancate vendite di immobili e quote societarie, come ad esempio quelle di Serenissima, Molgora risponde che a tempo debito potrebbero essere fatte. Adesso si rischierebbe di svendere a prezzo troppo bassi.
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