(a.c.) A distanza di quattro mesi dai fatti, gli investigatori della Squadra Mobile di Brescia che stanno indagando sull’esplosione nella palazzina di via Marchetti in città hanno fornito al Pm Federico Bisceglie la loro ipotesi sulle cause dello scoppio. Si tratterebbe di un tentato suicidio da parte del vicino di appartamento dell’unica vittima, la signora Teresa Terenzi, 78enne.
C.M., 40 anni, avrebbe secondo gli investigatori saturato la casa col il metano, per poi accendere una fiamma. Destino ha poi voluto che l’uomo è solamente rimasto ferito, seppur gravemente (l’uomo ha riportato ustioni gravi su tutto il corpo, è stato dimesso dall’ospedale oltre due mesi dopo la notte del 24 gennaio), mentre la vicina innocente è deceduta.
Alla luce dell’ipotesi investigativa, nei prossimi mesi sapremo del processo per omicidio colposo, unico indagato C.M.