(a.c.) L’antefatto: un banchetto di militanti di Casa Pound posizionato in piazza a Ghedi, banchetto che è stato preso di mira da alcuni contestatori di opposta fazione politica. In seguito a tutto ciò, ieri sera gli esponenti consigliari di Pdl, Lega Nord e della civica Ghedi Tricolore hanno presentato in aula una mozione per esprimere solidarietà a Casa Pound Bassa Bresciana per il becero ricorso alla violenza dei contestatori, nella volontà di negare un diritto sancito dalla Costituzione italiana. Tutto liscio? Nemmeno per un attimo.
Secondo quanto riportato sulle colonne del Giornale di Brescia in edicola stamane, in aula è scoppiato il parapiglia. I consiglieri di opposizione, muniti di volantini che riportavano la frase: «È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista» hanno acceso una vibrante protesta nei confronti di chi ha presentato la mozione. Solo le forze dell’ordine hanno fatto sì che non si arrivasse allo scontro fisico.
Le due opposte visioni della faccenda vedevano contrapposti coloro che sostengono il diritto alla manifestazione delle proprie idee e coloro che invece vedono nel gruppo Casa Pound un’associazione di stampo fascista.
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