Un allevamento su cinque potrebbe chiudere i battenti. E’ questo il rischio per la Leonessa della nuova normativa europea sul benessere animale, che impone – tra l’altro – l’allargamento delle gabbie in cui vengono cresciuti polli e galline. Nel Bresciano qualcuno ha deciso di chiudere prima che le autorità venissero a chiedergli conto dei mancati adeguamenti. Ma molti altri dovranno presto affrontare il problema. Dagli ultimi controlli Asl solo 7 allevamenti sono risultati già in regola. Alcuni, va detto, hanno aderito all’accordo che li invita a mettersi in regola in 3 anni, ma nel frattempo le galline in esubero rispetto allo spazio vanno macellate. La stima è che nel Bresciano sparirà una gallina sul tre. Un colpo durissimo per la Leonessa (i prezzi, oltretutto, sono già passati da 0.90 centesimi al chilo a 0,30), che in questo campo rappresenta il 10 per cento della produzione italiana.
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