(e.b) Le analisi sulla moria di pesci morti nel Mella hanno dato il loro drammatico verdetto. Nelle acque del fiume che attraversa la Valtrompia sono state trovate forti concentrazioni di cianuri, rame e nikel. A renderlo noto è l’Arpa che ha inviato una copia degli esiti delle analisi all’assessorato all’Ambiente del comune di Concesio da dove è partito l’allarme. Nessuna epidemia batteriologica quindi ma un vero e proprio atto compiuto dalla mano di qualche imprenditore senza scrupoli che non ha esitato a versare nel fiume, o nel suo affluente Gobbia, scarti di cianuri, rame e nikel, sostanze normalmente e notoriamente utilizzate dalle ditte che lavorano sulla pulizia o la cromatura dei metalli. L’ipotesi più plausibile avanzata da chi in Valtrompia ci vive è ci lavora è che la sorgente dell’inquinamento arrivi da una delle tante aziende della Valgobbia. Ma senza prove non si può accusare nessuno.
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