(a.c.) Il chiosco-bar "controccorrente", affondato nelle acque in piena del fiume Oglio il 6 maggio 2010, continua a far parlare di sé, ed è presumibile che lo farà ancora a lungo. Nei giorni scorsi è stata resa nota da parte dell’amministrazione la volontà di attribuire all’ingegner Pierfrancesco Feriani tutta la responsabilità (anche economica) per la propria parte di danno in merito all’affondamento. In pratica a carico dell’ex responsabile dell’Ufficio Tecnico palazzolese passerebbe il 20% di quota di responsabilità attribuita al comune nella ripartizione del danno subito dal bar, un 20% che letto in cifre equivarrebbe a ben 205.604 euro.
Le quote sono state così suddivise: 20% al comune, 50% ai progettisti dell’opera, 25% per la ditta appaltatrice e 5% alla cooperativa sociale palazzolese che aveva in gestione la struttura. Da parte sua il comune, come riferisce il Giornale di Brescia in edicola, passerebbe la propria quota al tecnico che ha lavorato per ben 17 anni nell’ente, in quanto all’epoca fu responsabile unico del procedimento e tecnico che validò la bontà del progetto per il bar galleggiante.
La reazione di Feriani? Non vuole pagare, e si difende spiegando che le verifiche tecniche preventive non le ha eseguite l’Ufficio Tecnico né tantomeno lui in persona, ma erano a carico della ditta appaltratrice.
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