(a.c.) Breno, Chiari, Gardone Valtrompia, Iseo, Lonato, Montichiari, Orzinuovi, Rovato, Salò, Verolanuova. Gli uffici del giudice di pace di questi dieci comuni potrebbero avere vita breve. Il decreto legge che il Governo sta predisponendo per mettere mano agli uffici dei giudice di pace, nell’ottica di un’ottimizzazione del servizio, e ovviamente di un contenimento dei costi, potrebbe portare alla chiusura di tutti e dieci gli uffici provinciali di Brescia situati sul territorio, salvando solamente l’ufficio del capoluogo.
Il condizionale per ora è d’obbligo, per due motivi: il testo deve essere ancora esaminato dal Parlamento, inoltre la chiusura di un ufficio può essere sospesa nel caso l’ente locale dove è situato l’ufficio si faccia carico di tutte le spese di funzionamento.
La struttura di via Vittorio Emanuele a Brescia, dove verrebbero trasferiti i giudici ora dislocati nelle sedi locali, sarebbe in grado di accogliere personale e archivi degli uffici provinciali? A malapena, secondo Nicola Nesi, coordinatore dell’Ufficio di Brescia intervenuto stamane sulle colonne del Giornale di Brescia. Se l’operazione andasse in porto l’ufficio sarebbe completamente da riorganizzare, senza contare che la carenza cronica di personale (7 giudici contro i 24 teoricamente necessari) non verrebbe risolta.
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