Inizierà domani in Loggia – con una seduta congiunta delle commissioni Bilancio e Società partecipate – la discussione sull’ipotesi della cessione di parte delle azioni di A2A. Pur facendo in modo che il 50 per cento del capitale sociale rimanga nelle mani dei due soci principali, cioè i Comuni di Brescia e Milano (che oggi sono al 55). A fine mese è previsto il vertice fra gli assessori al Bilancio di Milano e Brescia che dovrà sancire una linea comune fra i due principali azionisti della superutility lombarda, legati da patti parasociali con vincoli precisi. Una mossa quasi obbligata per i due comuni, anche se il titolo oggi viaggia poco sopra 0,72 euro: esattamente la metà di quanto valeva un anno fa agli inizi del 2010.
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