La Cgil contro Rolfi: l’aumento esorbitante del contributo per i permessi di soggiorno va cancellato
“Abrogare la norma che prevede l’aumento esponenziale del contributo per il rilascio dei permessi di soggiorno per evitare una cattiveria inutile ed un pesantissimo danno ai migranti che tentano di rincorrere una regolarizzazione ostacolata da una legislazione stupida e punitiva”. Questa la richiesta avanzata dalla Cgil e dal Coordinamento migranti della Cgil di Brescia con un comunicato stampa diffuso oggi. “Rolfi la smetta di alimentare divisioni e di soffiare sul fuoco della discriminazione con argomentazioni tanto stupide quanto pericolose”, continua la nota, “Nelle intenzioni del Governo precedente la tassa aveva lo scopo di far ricadere su chi è in regola i costi della gestione dell’immigrazione irregolare. Dalle dichiarazioni di Rolfi si capisce che i costi della crisi, che il suo governo aveva negato fino all’altro ieri, sono aggravati dai migranti. Ma questa, come si sa, è una menzogna bella e buona, smentita dai dati ed usata solo per la propaganda. Come ha già dichiarato Morena Piccinini, presidente del patronato Inca Cgil nazionale, la sovrattassa da 80 a 200 euro per i permessi e la carta di soggiorno degli immigrati residenti in Italia è un’ingiusta vessazione”.