(a.c.) Un bilancio di previsione 2012 completamente da rivedere. Al ribasso, ovviamente. Il sindaco Adriano Paroli e l’assessore al Bilancio Fausto di Mezza, accompagnati da Rolfi e Labolani, ammettono che la previsione di spesa per l’anno nuovo subirà una drastica diminuzione: almeno 30 i milioni da tagliare, cifra derivante dal minor incasso dai dividendi A2A (che passeranno, si prevede, da 66 a circa 33 milioni).
C’è un patto di stabilità da rispettare (e prevede un attivo di cassa pari a 22 milioni), e le manovre correttive estive, e quella recentemente approvata dal governo-salvagente di Mario Monti, impongono una ulteriore stretta di cinghia. Da qui le motivazioni per le dichiarazioni della Giunta. I tagli? Per forza di cose vanno effettuati sul capitolo sociale, che fino ad ora si è sempre appoggiato sui dividendi A2A. Paroli ammette che la spesa sociale dovrà diminuire. Vuole dire minori servizi, minor supporto alle persone in difficoltà, minor sostegno agli anziani. Tutto, assicura il sindaco, cercando di non tagliare i servizi essenziali. La speranza, la Giunta la nomina a bassa voce, è quella di incassare 22 milioni derivanti dal premio al comune per il bilancio virtuoso. In questo modo si potrebbero recuperare fondi per il sociale, e diminuire almeno in parte le alienazioni del patrimonio della Loggia (ad oggi previste per una cifra vicina ai 55 milioni).
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