La Fondazione del Teatro Grande di Brescia presenta i risultati del suo primo anno di attività. Grazie alla partecipazione di diverse realtà pubbliche e private che hanno creduto nel comune obiettivo di dare un nuovo impulso alla cultura bresciana ponendo il Teatro Grande al centro del progetto di rilancio della città, la Fondazione del Teatro Grande è riuscita a tracciare nel 2011 una serie di appuntamenti che delineano chiaramente il futuro dell’attività del Grande: un percorso orientato verso le eccellenze, verso i giovani e verso l’apertura del Teatro a diverse realtà di spettacolo e a diversi pubblici, nella continua commistione tra innovazione e tradizione. La risposta del pubblico ha raggiunto degli ottimi risultati, soprattutto se si considera il periodo di crisi che il settore del Teatro sta attraversando.

Se si osservano i dati raccolti in questi mesi, il trend delle presenze per gli spettacoli è più che raddoppiato rispetto al 2010: dal mese di marzo, periodo in cui è partita l’attività della Fondazione, hanno varcato le porte del Teatro Grande circa 20.000 spettatori. È da segnalare inoltre la forte presenza del pubblico under30 che su diversi spettacoli ha rappresentato circa il 30% della totalità del pubblico in sala.

Anche per quanto riguarda gli abbonamenti della lirica la crescita rispetto al triennio precedente è sicuramente interessante, soprattutto se si considerano il numero di abbonati under 30 acquisiti solo nell’ultimo anno. Nonostante l’inserimento di abbonamenti e biglietti ridotti, si evidenzia un incremento anche in termini economici.

Il dato sorprendente rilevato in questi ultimi mesi è quello delle presenze durante le giornate di apertura del “Caffè del Teatro Grande – Berlucchi” che hanno raggiunto picchi di oltre 2.000 persone in un solo giorno: in venti giornate di apertura del Caffè (solo nei fine settimana) sono state raggiunte più di 13.000 presenze.

Il cambiamento fondamentale che la Fondazione del Teatro Grande sta cercando di attuare è il passaggio da Teatro Grande come “luogo privato” a luogo pubblico”, da “luogo di fruizione” a ”luogo di condivisione” in cui il pubblico gioca da protagonista un ruolo di soggetto consapevole che condivide e partecipa: da “consumatore occasionale” a “partecipante”. È questo l’asse strategico attorno cui ruotano le politiche di avvicinamento alla cultura che la Fondazione del Teatro Grande vuole sviluppare, politiche che intendono avvicinare nuovo pubblico, creare una community, accrescere un senso identitario e di appartenenza, politiche di ampio respiro e lunga durata, non occasionali, che lavorino sul rapporto di fiducia tra il Teatro Grande e il suo (nuovo) pubblico.

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Redazione BsNews.it

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