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Città e dintorni: i partiti devono aprirsi a un confronto vero con le forze vitali della città. Giovedì se ne discute con Chiamparino

(a.tortelli) Un confronto aperto tra i partiti – a partire dal Pd – e le “forze vitali” della città. Anche in vista delle amministrative bresciane. A invocarlo è il gruppo culturale che ruota attorno alla rivista Città e dintorni, che oggi ha convocato una conferenza stampa per presentare la sua ultima iniziativa pubblica del 2011. Giovedì, dalle 18, la Sala Piamarta di via San Faustino ospiterà infatti un dibattito sul tema “Il governo del territorio come esperienza politica”. I lavori saranno condotti da Gregorio Gitti (Fondazione Etica). A intervenire Alfredo Bazoli (consigliere comunale del Pd e membro del comitato editoriale della rivista), Piero Bassetti (imprenditore, già parlamentare con la Dc, primo presidente della Lombardia e tra i promotori dell’ascesa di Pisapia a Milano) e l’ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino (Pd).

“Questa iniziativa”, ha spiegato Gitti, “vuole porsi come una riflessione sul tema dell’iniziativa politica in un momento in cui i partiti sono in forte difficoltà nel gestire la complessità del Paese, tanto da aver deciso di affidare a un governo definito ‘tecnico’ la responsabilità di azioni pienamente politiche. Di fronte a questa situazione è necessario enfatizzare il radicamento della politica. E l’esperienza di Chiamparino, che da sindaco ha consentito a un’antica capitale di risorgere, è un riferimento quasi esemplare. Allo stesso modo un ‘libero battitore’ come Bassetti testimonia che è necessario affidarsi a personalità con competenze e capacità all’altezza del momento, visto che le amministrazioni locali oggi si trovano ad affrontare situazioni sempre più complesse. Il tutto”, ha chiarito Gitti, “evitando forme di attaccamento autoreferenziale al potere e agli incarichi, in modo da gettare le basi per la ricostruzione di modalità sane di rappresentanza politica”. Un ragionamento che su Brescia si traduce con “la necessità di aprire un dialogo vivo con la società e lavorare sul territorio per raccogliere risorse e competenze, facendo così maturare un’esperienza politica più collegiale”. “Il punto di partenza”, ha concluso, “è il metodo, la riflessione sulle cose da fare: dei nomi e delle competenze che potranno tradurre tutto in opera si discuterà poi”.

Sulla stessa linea Alfredo Bazoli, che ha cercato di declinare ulteriormente le ricadute locali dell’iniziativa. “Il nostro intento”, ha spiegato, “è quello di offrire un’occasione di confronto e dibattito alla città, dando un contributo al riscatto della politica e facendo in modo che i partiti escano dai loro recinti chiusi per dialogare con il mondo civico e civile”. Bazoli, quindi, ha citato l’esperienza di Bassetti come animatore del cosiddetto ‘gruppo dei 51’ (“che si poneva come obiettivo quello di radunare il mondo civico milanese per dare forza alla candidatura di Giuliano Pisapia”) e – svestendo per un attimo i panni di membro del comitato redazionale di Città e dintorni, per indossare quelli di militante del Pd – ha sottolineato che “con Chiamparino anch’io avverto l’esigenza che il Partito democratico faccia uno scatto in avanti, aprendo un canale di dialogo vero con tutto ciò che sta fuori dal suo recinto”. Aggiungendo che “le civiche e la società civile devono stare dentro a un grande progetto politico per tornare a governare Brescia, perché il Pd non può accontentarsi di vincere semplicemente per l’implosione degli avversari senza mettere in campo un vero progetto politico”. Una priorità che, come già sottolineato da Gitti, fa passare in secondo piano i nomi (“sarà il tempo a dire quali leadership matureranno”).

Infine, Davide Gasparetti – direttore di Città e dintorni – ha evidenziato la necessità di “andare oltre le parcellizzazioni, portando i bresciani ad aprire una grande riflessione aperta sulla città e cercando di coagulare la voglia di riscatto di molti in previsione delle elezioni. Noi”, ha aggiunto, “non abbiamo la ricetta già pronta, ma riteniamo necessario aprire un percorso che possa portare a una nuova fase per Brescia”.

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Redazione BsNews.it

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