Ci sono voluti tre anni di indagini. Ma il 10 novembre la Finanza di Piacenza ha arrestato, su mandato della procura di Brescia, Francesco Tartamella, trapanese accusato di essere il regista di una truffa finanziaria milionaria. L’uomo era già noto agli inquirenti perché sospettato di aver avuto un ruolo centrale nella vicenda che aveva portato alla strage Cottarelli, uccisi nella loro villetta di Urago Mella nell’ agosto del 2006. “Tartamella potrebbe aver messo in contatto i cugini Marino con i Cottarelli e aver scaricato su Angelo la responsabilità di azioni che lui stesso avrebbe commesso”, ha dichiarato oggi il procuratore aggiunto Fabio Salamone. Tartamella, sempre secondo l’accusa, manovrava due aziende fittizie intestate a prestanome bresciani. Gestendo, attraverso un sistema di false fatturazioni e di evasione fiscale, un giro d’affari milionario. La Finanza ha sequestrato appartamenti e auto per un valore di circa 3 milioni di euro tra Perugia, Brescia, Pavia e Trapani.
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