(a.t.) Il caso è arrivato sul tavolo del giudice del lavoro Maura Mancini, che si esprimerà a breve. Ma l’esito della contesa appare quasi scontato. E, dunque – almeno a sentire la Camera del lavoro – il sindaco del Comune di Chiari Sandro Mazzatorta sarà costretto a ritirare il provvedimento con cui aveva stabilito tra i requisiti per indicare i rilevatori del censimento la cittadinanza italiana. Ordinanze simili erano state emesse da diversi Comuni italiani, ma in tutti i casi i primi cittadini erano stati costretti a ritirarle. E anche in provincia di Brescia – su pressione della Cgil – hanno fatto lo stesso diverse realtà, tra cui – oltre al capoluogo – Nave e Caino. "L’atteggiamento del sindaco di Chiari è inspiegabile", ha commentato il segretario della Camera del lavoro, "le sentenze dei tribunali di Milano e di Genova parlano chiaro: Mazzatorta ha voluto portare la questione in tribunale, ma non ha senso insistere a spese dei cittadini clarensi. E’ soltanto uno spreco di risorse".
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