La Loggia aveva promesso che sarebbe passata al contrattacco. E l’ha fatto. Secondo quanto riferisce l’articolo di Italia Brontesi pubblicato questa mattina su Il Giorno, infatti, nella guerra tra maggioranza e opposizione su carte di credito e spese “facili” si è aperto un nuovo fronte. Nei giorni scorsi, la segreteria generale della Loggia ha scritto una lettera alla Corte dei conti per avere chiarimenti “in merito alle spese sostenute dalla giunta di centrosinistra e per chiedere di verificare se quelle spese possano costituire un danno erariale di cui il Comune debba essere rimborsato”. Insomma: anche l’operato dell’amministrazione Corsini potrebbe finire sotto la lente di ingrandimento dei giudici contabili. Secondo la segreteria, infatti, alcune spese della sua giunta – per quanto non pagate con carte di credito, ma con ricevute poi rimborsate – sarebbero state simili a quelle degli assessori in carica. E si citano due esempi: “Come al ristorante di via Beccaria, in città, il 19 novembre del 2007, tre coperti, pesce crudo, 4 ostriche a testa, trenette crostacei, sorbetto, una bottiglia di Bellavista, un conto di 240,50 euro per ‘ospiti del sindaco’. Oppure ‘pranzo istituzionale’, niente nomi o qualifiche, il 22 marzo del 2007 Al Frate 6 coperti, 148,70 euro”. Ad esprimersi nel merito saranno i giudici. Ma la polemica è già riaperta.
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