Paroli: “Non rinuncio a nulla”. Dal parcheggio sotto al castello alla sede unica

Non rinuncio alle “altre” opere. Sarebbe da pazzi. Paroli lo ribadisce a più riprese. Far quadrare i conti della metropolitana non può e non deve voler dire bloccare ogni altro progetto utile alla città. Anche perché, conti alla mano, rinunciare al parcheggio sotto al castello non comporterebbe alcun beneficio per il conto economico del metrò. "Le uniche opere che hanno un costo vero per il Comune, spiega Paroli, sono le torri di San Polo e il campus universitario. Ma sono opere che servono e che rispondono a un bisogno della città".

PARCHEGGIO SOTTO IL CASTELLO

La nuova struttura costerà 22-23 milioni. Ma, assicura il sindaco, si ripagherà con le tariffe in 25 anni. Il nuovo parcheggio è ritenuto strategico per almeno tre motivi: darà una risposta alla domanda di sosta in centro storico, in particolare dei residenti (servirebbero circa 3mila posti auto), ai quali sarà destinato buona parte del parcheggio Vittoria, mentre per la sosta a rotazione si utilizzerà proprio la nuova struttura sotto il Cidneo. Un’operazione ancora più utile considerando la programmata pedonalizzazione delle piazze del centro storico. In secondo luogo l’ascensore del parcheggio permetterà di collegare il centro con il castello, ricucendo queste due fette di città. Infine l’uscita pedonale all’imbocco sud della galleria Tito Speri sarà una sorta di porta alle bellezze storico-artistiche della città: permetterà di accedere a destra alle piazze e a sinistra a via Musei: fatto che assume una luce ancora più importante dopo il riconoscimento di Santa Giulia come patrimonio dell’Umanità.

PEDONALIZZAZIONE

Qui Paroli attacca anche un ragionamento sulla pedonalizzazione. “Per noi accessibilità e pedonalizzazione sono due facce positive della stessa medaglia, quella che vuol fare vivere il centro storico”. Nessuna contraddizione, nessuna scelta schizofrenica precisa il primo cittadino. “Perché il centro non muoia” continua Paroli “è necessaria la permeabilità. Le Ztl 24 ore su 24 erano una follia”. Ma una volta consentito l’ingresso, “abbiamo individuato le aree più preziose della città e è nostra intenzione renderle totalmente pedonali”. Per ora corso Palestro (tratto ovest), corso Mameli e piazza Duomo. Con la metropolitana anche piazza Loggia e corso Zanardelli.

TORRI DI SAN POLO

Avanti tutta anche con il contratto di quartiere sulle torri di San Polo. Un’operazione da 32,9 milioni che prevede l’abbattimento della Tintoretto (195 alloggi) e la realizzazione di 220 appartamenti nuovi, sparpagliati per la città. Il Comune dovrà sborsare 14 milioni che però, precisa Paroli, saranno riassorbiti in sette anni – considerato che la Loggia spende 2 milioni l’anno per la manutenzione dei vecchi immobili. Inoltre, aggiunge il sindaco, avremo sempre il sedime della torre: solo quello vale altri 14 milioni. “Insomma, perché non dovremmo farlo? Senza considerare che in quell’edificio la gente è costretta a vivere in condizioni da animali. Io, come ho sempre detto, mia madre non la farei vivere in quella situazione. Se qualcuno pensa che non sia urgente intervenire, allora mi devo ricredere sulla nostra tradizionale di solidarietà”.

SEDE UNICA

Oggi gli uffici comunali non sono all’altezza della nostra città. La sede unica serve sia per chi ci lavora (ora alcuni faldoni del settore edilizia privata giacciono nei corridoi) che per i cittadini. Immagino una sede dove il cittadini possa trovare tutte le risposte che gli servono, senza essere indirizzato a un altro ufficio. Si tratta di un’operazione che per il Comune ha un costo di 13 milioni, 4 milioni e rotti di oneri di urbanizzazione – che con la sede sono diventati quasi 8 – e 5 per le cassere, che nella prima convenzione erano lasciate al comune e che invece andranno all’impresa. “Tredici milioni ai quali rinunciamo per avere in cambio una sede nuova che vale 80 milioni. E in più liberiamo le sedi di via Marconi e piazzale Repubblica che insieme valgono altri 20 milioni. Quale padre di famiglia non farebbe quest’operazione. Sarebbe da pazzi non farlo”.

CAMPUS UNIVERSITARIO

Il campus all’ex caserma Randaccio costerà 22-24 milioni di euro. “Contiamo di coprire il 75% dei costi con finanziamenti. La Regione ha già stanziato 600mila euro. Nei prossimo mesi sottoscriveremo un accordo di programma. La fretta di questi giorni era anche dovuto a una domanda di finanziamento che abbiamo inviato al Miur. Qualcosa il Comune lo dovrà tirar fuori, precisa Paroli, dai 2 agli 8 milioni. “Ma qualcuno pensa per questo che il campus non vada fatto?”

CITTADELLA DELLO SPORT

Nessuna rinuncia anche per la cittadella dello sport. “Andiamo avanti” spiega Paroli. Siamo al settimo progetto visionato, e la nostra intenzione è di dare a Brescia gli impianti sportivi che servono

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Redazione BsNews.it

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