Si è aperta ieri poco dopo le 18, al Parco dell’acqua, "La nostra vita è una partita truccata", iniziativa di debutto del movimento Ali (Azione Liberalitalia) che parte dalla Leonessa con l’obiettivo di strutturare "un movimento spontaneo di cittadini, lavoratori e imprenditori che punta alla crescita economica, sociale e civica dell’Italia guardando oltre gli attuali schieramenti politici di destra, di sinistra e di centro". Un “laboratorio” che guarda allo scontento diffuso in più strati della società – ha spiegato nel suo intervento inziale il consigliere Luigi Recupero (eletto nel Pdl ma ora critico verso la maggioranza): il giovane che non trova lavoro, il precario che non ha futuro, il piccolo artigiano che da trent’anni fatica nella sua azienda. Per inquadrare il movimento c’è chi evoca i grillini, altri i rottamatori. Ma forse il riferimento dei nuovi “azionisti” – come sono già stati ribattezzati – sono gli indignados spagnoli. Chiare comunque le parole d’ordine: cambiamento ed etica. Cinque le tavole rotonde in cui si è articolata la serata (Libertà d’informazione, Tasse, Ambiente, Lavoro e crescita, Cittadini e rappresentanza) intervallate da momenti musicali dei “Ciapter ileven”.
Un centinaio gli "spettatori" distribuiti nel prato del parco durante il primo evento, tra questi diversi giornalisti e rappresentanti politici (Claudio Bragaglio e Alfredo Bazoli per il Pd, l’assessore comunale Mario Labolani, il civico Francesco Onofri, Mirko Lombardi per Sel). Ma anche famiglie, giovani e curiosi, che alla fine della discussione non hanno mancato di porre domande ai "relatori". La prima tavola rotonda ha visto il confronto – "moderato" dall’imprenditore Flavio Pasotti – tra i giornalisti Stefano Elli (il Sole 24 ore) e Cladio Baroni (vicedirettore del Giornale di Brescia). “La vera sfida per un giornale è non perdere l’aggancio con la realtà” ha detto Baroni “così da evitare il vero pericolo dei mezzi di informazione: l’autoreferenzialità”. Elli ha invece puntato coniugato la libertà con i comportamenti quotidiani dei singoli giornalisti: “. Più sei libero da favori e riconoscenze più sei libero di scrivere”.
A seguire la tavola rotonda su "Cittadini e rappresentanza" con Massimo Tedeschi (giornalista di Bresciaoggi e caporedattore in pectore del dorso bresciano del Corriere), Gregorio Gitti e Paola Caporossi (Fondazione Etica). Oggi l’Italia è “un’azienda decotta” ha spiegato Gitti. Eppure è anche un paese irriformabile. “In questo Paese si può chiacchierare di riforme, ma non ci sono le condizioni economiche per farle”. L’unica riforma possibile è quella della legge elettorale.
Continua la guerra politica e legale per la gestione della Fondazione Serlini di Ospitaletto e…
Si è svolta oggi l’inaugurazione e la benedizione del Monumento dedicato all’Arma dei Carabinieri, collocato…
Attimi di panico, intorno alle 16 di ieri, al supermercato Tedi di via Padana Superiore,…
Restano particolarmente calde le notti bresciane sul fronte della violenza. Tra sabato e domenica, infatti,…
ROMA (ITALPRESS) – “Tutti siamo fratelli e nessuno può rinnegare l’altro. Avete un posto speciale…
Un buon pareggio per il Brescia, un pareggio deludente per la FeralpiSalò. E' questo il…