97 profughi, provenienti dai paesi del nordafrica, sono in arrivo questa mattina in Valle Camonica, e si andranno a quelli già sistemati a Pisogne, a Corteno Golgi, a Darfo e a Breno. Se si escludono i 30 che sono stati portati tra Fornaci e Brescia, la Valle è la zona della Provincia che sta accogliendo pressochè tutti i profughi.
La questione non è del tutto pacifica, e pare che si stia complicando sempre più. Innanzitutto perché il sindaco di Artogne, Gian Pietro Cesari, si dice stupito dell’arrivo-lampo dei peofughi e preoccupato della sistemazione scelta dalla cabina di regia milanese dell’intera partita regionale. I 97 profughi saranno sistemati a 1800 metri di quota, all’interno del residence "Le Baite", in una zona senza negozi, senza servizi, senza ambulatorio, con pochi collegamenti con il fondovalle e, soprattutto, in prossimità degli arrivi dei turisti. Poi anche il deputato leghista Davide Caparini, camuno, esprime preoccupazione, non tanto pergli arrivi quanto perché non si sa la durata della permanenza degli immigrati. Per finire, si dice preoccupato anche il presidente della provincia Daniele Molgora, che dice esplicitamente "Basta" all’arrivo di profughi a Brescia.
Fin’ora ne sono arrivati circa 250, la quota totale assegnata a Brescia potrebbe essere di 500. Molgora si dovrà rassegnare?
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