3,3 Megawatt di energia elettrica e 6 Megawatt di energia termica per riscaldare edifici pubblici e le abitazioni di due interi quartieri. Questi, a regime, i quantitativi di energia prodotti dall’impianto gassificatore che brucerà deiezioni e lettiera di allevamenti avicoli, la cui costruzione è stata definitivamente approvata ieri dalla commissione-servizi di Quinzano d’Oglio.
18 milioni la spesa complessiva per la costruzione dell’impianto, realizzato in parte utilizzando i fondi messi a disposizione da Regione Lombardia. Tanti soldi, ma nulla in confronto alla cifra spesa ogni anno dalle aziende avicole per smaltire le deiezioni, senza contare la normativa-nitrati europea che andrà presto in vigore e non farà che peggiorare (per gli allevatori) le cose. 100 le aziende che smaltiranno nell’impianto di Quinzano, per un quantitativo totale stimato in 34.850 tonnellate di rifiuti.
Pericoli per l’ambiente? Chi ha seguito l’iter di approvazione dice di no. L’impianto non brucia nulla, e quindi non vengono prodotte polveri sottili. A differenza di quanto sta avvenendo a Bedizzole, a Quinzano non c’è stata sollevazione popolare.
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