Sono di parola. Hanno detto che avrebbero solo sospeso le proteste contro la circolare del Ministero dell’Interno sull’interpretazione delle norme della sanatoria 2009. Sono passate un paio di settimane e mercoledì si riprende. In che modo? Con un presidio permanente, 24 ore su 24, in piazza Rovetta e lo sciopero della fame a oltranza.
La decisione è stata presa, ora gli immigrati chiedono l’appoggio della città "democratica", l’appoggio dei cittadini accanto a quello dei sindacati e dell’associazionismo. Presidio pacifico, nonviolento, rispettoso: ma deciso. Se c’è da andare sino in fondo si andrà fino in fondo, promettono gli immigrati, che non escludono azioni legali provocatorie, come denunce rivolte agli amministratori per omissione di atti d’ufficio e cose simile. L’avvocato Manlio Vicini però non crede più al diritto, che più volte avrebbe dato ragione agli immigrati, e aspetta le decisioni politiche, del Ministero.
Tregua finita?
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