C’è anche Brescia – secondo quanto riferisce il Sole 24 Ore di oggi – tra i 143 Comuni italiani che rischiano una multa fino a 714mila euro al giorno per i ritardi nell’adeguamento alle normative europee su fogne e depuratori. A fine maggio, infatti, il commissario europeo all’ Ambiente, Janez Potocnik, ha aperto una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia chiedendo che tutti i Comuni con più di 10mila abitanti che scaricano in aree sensibili si dotino il prima possibile di fogne, come avrebbero già dovuto fare dal 1998. Una misura indispensabile perché l’assenza di sistemi di trattamento degli scarichi "comporta rischi per la salute umana (le acque possono essere contaminate da virus, ndr), le acque interne e l’ambiente marino". Ora i Comuni italiani hanno due mesi di tempo per dare segni concreti della volontà di adeguarsi. Poi la vicenda finirà direttamente alla Corte europea di giustizia.
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