No al reato di clandestinità. La reazione di Rolfi

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha bocciato la norma italiana che voleva introdurre, a livello di UE, il reato di clandestinità attivo in Italia dal 2009, quello che consente in pratica l’incarcerazione degli immigrati clandestini. Ora si dovrà trovare il modo di correggere il pacchetto sicurezza, un bel grattacapo per il governo Berlusconi-Bossi. Quali le reazioni del vicesindaco in merito alla bocciatura europea?

Se Manlio Vicini dell’associazione Diritti per Tutti parla di grande pagina di civiltà scritta dall’Unione Europea, e grande smacco per la politica di Bossi & C., il vicesindaco Fabio Rolfi dalle pagine di Bresciaoggi parla di sentenza assurda: «Si scaglia contro la legislazione italiana senza però dire nulla su quella francese o degli altri paesi e questo non mi pare corretto: L’Unione Europea dovrà chiarire questa disparità di trattamento. Le lobby eurocratiche e tecnocratiche dell’Unione Europea, rappresentative di nessuno da tempo hanno l’obiettivo di favorire l’immigrazione di massa indebolendo la politica del governo italiano, non è una novità».

Non solo assurda, anche sbagliata concettualmente: «Invece di aiutare i singoli paesi nella gestione dell’immigrazione li ostacola, aprendo le porte all’immigrazione indiscriminata e facendo credere ai paesi di provenienza degli immigrati che da noi tutto è concesso. Ogni paese deve avere il diritto di scegliere i flussi di persone che accetta sul suo terriorio».