Il sindaco Lancini sfida la Cgil: non me ne frega niente delle loro denunce, se vogliono confrontarsi con me si candidino alle prossime elezioni

“Alla Cgil rispondo con un sonoro ‘chissenefrega’”. Se vogliono discutere con me di queste cose presentino una lista alle prossime comunali e vedremo chi sceglieranno gli elettori”. E’ sferzante il sindaco di Adro Danilo Oscar Lancini di fronte alla notizia – appresa in diretta da Bsnews.it – che la Cgil ha deciso di denunciarlo accusandolo di peculato per aver spedito una lettera (con il logo del Comune) in cui attacca il sindacato e invita – tra l’altro – i suoi concittadini a restituire la tessera del sindacato.

“Confermo tutto ciò che è scritto nella lettera”, chiarisce l’esponente del Carroccio in un’intervista esclusiva a Bsnews.it, “compreso l’invito ai cittadini a lasciare la tessera: io non ho fatto un’ordinanza, ho semplicemente espresso la mia opinione e la gente è libera di scegliere cosa fare. Il Codice Rocco è ancora in vigore o posso dire liberamente ciò che penso?”, incalza, “di sicuro non è la Cgil a poter decidere cosa mi è consentito dire o meno. Ed è significativo che invece di confrontarsi normalmente continuino a rivolgersi ai giudici”.

“Ad aprire la disputa”, precisa ancora Lancini, “non sono stato certo io: la Cgil ha fatto due convegni e distribuito un libretto in cui si affermano cose che non condivido. Cosa avrei dovuto fare? Subire in silenzio? Questi signori”, conclude il sindaco di Adro, “non rappresentano il paese. Se vogliono discutere con me di questioni amministrative si presentino alle urne e li valuteremo per quello che pesino. Per il resto”, chiosa, “facciano pure ciò che vogliono: non me ne frega niente”.

ECCO IL COMUNICATO DELLA CGIL

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