Il sindaco di Adro Lancini “benedice” la scelta di Ghedi: i sindaci che non fanno come noi si stanno comportando da razzisti

(a.t.) “I sindaci che non fanno come noi si stanno comportando in qualche modo da razzisti”. A dirlo – in un’intervista esclusiva a Bsnews.it – è il primo cittadino di Adro Danilo Oscar Lancini, che commenta così la notizia di Ghedi, dove il sindaco Lorenzo Borzi ha inviato una lettera a nove famiglie avvisandole del fatto che se non si metteranno in regola con il pagamento delle rette i loro figli non potranno più usufruire del servizio della scuola materna.

“La materna è un servizio offerto dai Comuni”, sottolinea Lancini, “non un obbligo e se qualcuno non paga è giusto che smetta di usufruirne. Un discorso molto simile a quello della mensa scolastica. Il sindaco”, aggiunge, “in questi casi deve comportarsi come un buon padre, tutelando tutti i suoi familiari e non danneggiandoli per concedere privilegi a qualche ‘coccolino’ che non ne avrebbe diritto. Tanto più in un momento di vacche magre. Se poi qualcuno non può davvero pagare”, precisa, “deve rivolgersi ai Servizi sociali, presentare l’Isee ed è giusto che venga aiutato”.

Lancini, quindi, passa all’attacco sottolineando che “chi non applica questo metodo si sta comportando da razzista” perché “penalizza chi si alza la mattina alle 6 per andare a lavorare e rinuncia a uscire la sera per mandare i figli a scuola per favorire chi, magari, fa il furbo”. E conclude precisando che “se io fossi il cittadino di un Comune che non prende provvedimenti contro i furbi probabilmente smetterei anche io di pagare la mia quota, perché non è giusto che sia io a pagare anche per chi ne avrebbe le possibilità”.