(a.c.) Era attesa. Gli organizzatori l’hanno invitata da tempo, assieme al responsabile del settore Ambiente del Comuni di Brescia.
Le avrebbero chiesto perché dopo 8 anni, dal 2003, ancora non è partita la tanto discussa (e costosa) bonifica delle aree a sud della Caffaro.
Le avrebbero chiesto perché non sono stati ripristinati, dopo i furti, i cartelli che richiamano l’attenzione sul rischio per la salute fuori dal parchi, lungo le rive dei fossi.
Le avrebbero chiesto di intraprendere una indagine precisa e puntuale per sapere quali singoli orti sono inquinati, come è stato fatto al quartiere Primo Maggio.
Le avrebbero chiesto se a distanza di anni c’è ancora un pericolo reale per la salute derivante dalla presenza nel suolo di Pcb, diossine e cloro esavalente.
Le avrebbero chiesto di poter vedere, costantemente aggiornato sul sito del comune, l’andamento dell’inquinamento nei loro quartieri.
Queste, e tante altre domande i cittadini di Chiesanuova, della Noce e Girelli, avrebbero posto all’assessore all’Ambiente Paola Vilardi durante l’incontro pubblico oranizzato per ieri pomeriggio. Ma lei non c’era. Al suo posto due tecnici comunali.
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