Che bilancio è quello approvato ieri sera dal consiglio comunale di Brescia? Di certo i conti della Loggia rispecchiano una situazione di vacche magre, con tagli agli investimenti per 61 milioni e di 15 alla spesa corrente. Il pareggio è attestato a 388 milioni. Per l’assessore Fausto di Mezza si tratta di sacrifici dolorosi ma assolutamente sostenibili. La maggioranza parla di “bilancio prudente e di grande responsabilità” (Farina, Pdl) e di “bilancio solido a fronte di risorse limitate, in attesa dei vantaggi del federalismo” (Gallizioli, Lega). L’opposizione però attacca: Del Bono (Pd) parla di “lacrime e sangue” e spiega: “vendete i gioielli di famiglia e tagliate spesa sociale, cultura, trasporti”. Dito puntato contro alcune scelte dell’amministrazione: la nuova sede del comune (“comporterà 12 milioni di esborsi”, Manzoni-Pd), la vendita delle quote di Serenissima (“per ricavare 40 milioni, giusto il costo per abbattere le torri di S. Polo. È indecente” Bragaglio-Pd), i vantaggi del federalismo (“La Lega dice che arriveranno 24 milioni, intanto Roma e Milano ce ne hanno tagliati 9” Martinuz-Pd). Dall’opposizione è però arrivata anche una proposta. Rebecchi (Pd) ha infatti avanzato l’idea di realizzare nel sito Caffaro, inquinato da Pcb, “il più grande parco fotovoltaico urbano”.
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