“A Brescia, almeno per il momento, non arriverà nessun immigrato di Lampedusa”. A prometterlo è il vicesindaco Fabio Rolfi, che sull’ipotesi di accogliere profughi nella Leonessa è netto. “Nella nostra città”, spiega, “non arriveranno altri clandestini. Qui non c’è spazio per i marocchini, gli egiziani e i tunisini che affollano Lampedusa: quella gente deve essere rispedita a casa o portata nei Cie per l’identificazione. Diverso è il discorso dei profughi libici”, continua l’esponente del Carroccio, “ma per il momento in Italia non ne sono arrivati e dunque il problema non si pone”. Su quest’ultimo fronte, va detto, il vicesindaco è possibilista. “Di fronte a gente che scappa dalla guerra”, precisa, “abbiamo il dovere umano di offrire temporaneamente la nostra solidarietà. Ma va anche precisato che al momento non abbiamo spazi utili perché le nostre caserme sono inadatte o occupate. E nella distribuzione degli eventuali profughi libici – gli unici che potremmo ospitare – il governo dovrebbe comunque applicare il principio della equa distribuzione. La nostra città”, conclude Rolfi, “ha già dato molto per le tragedie di Kossovo, Bosnia e Rwanda. Credo non ci sarebbe nulla di male se stavolta saltassimo il turno”.
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