In Broletto si celebra il 17 marzo. Ed è subito polemica. Questa mattina, infatti, si è tenuta una riunione straordinaria del consiglio provinciale alla presenza del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, del vescovo Luciano Monari e del prefetto Livia Brassesco Pace. Ma gli assenti erano numerosi, a partire dal presidente dell’ente, il leghista Daniele Molgora: malato, pare, da diversi giorni. Con lui, però, mancavano anche quattro assessori del Carroccio: Giorgio Prandelli (ufficialmente al Cda di Serenissima), Silvia Razzi (in Provincia per una diretta Rai), Aristide Peli e Stefano Dotti. Mentre tra i banchi del consiglio le assenze erano cinque in tutto (tre leghisti e due Pd). A scaldare gli animi, poi, è arrivato anche qualche intervento. Come quello dell’autonomista – all’opposizione – Giulio Arrighini, che ha parlato di Risorgimento “prodromico al Fascismo”. Duro pure il capogruppo leghista Stefano Borghesi. “Non mi soffermerò sulle contraddizioni dell’unità”, ha detto, “ma il 17 marzo 1861 il Paese era una mera estensione del Piemonte”. Borghesi, quindi, ha invitato a non cedere al “trionfo della retorica” e difeso a spada tratta la riforma federalista. Quanto, invece, alle assenze dei suoi – interrogato a fine seduta – il capogruppo leghista ha spiegato che “se fosse stata una protesta avremmo disertato in massa, invece tutti coloro che non avevano impegni significativi sono stati presenti”.
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