A Canton Mombello i detenuti sono più del doppio della capienza. Bonardi (Centro): “Serve una nuova struttura”

Una situazione esplosiva, con il doppio dei detenuti rispetto alla capienza massima. E’ Questo il quadro che questa mattina si è presentato davanti agli occhi del Presidente della Circoscrizione Centro Flavio Bonardi che – accompagnato dai capigruppo del Consiglio della Circoscrizione (PDL, PD, Lista Castelletti, UDC e Lega Nord) – è stato in visita al carcere di Brescia dove ha incontrato la direttrice Francesca Gioieni.

“La situazione del carcere di Brescia – ha spiegato al termine della visita Bonardi – rispecchia quella nazionale in cui domina il sovraffollamento. Il nostro carcere è secondo a livello nazionale per percentuale di detenuti in più rispetto a quanto potrebbe ospitare, vista la presenza di circa 540 persone, molte delle quali in attesa di giudizio. Il nostro impegno – ha aggiunto il presidente Bonardi – è quello di rappresentare una serie di problematiche, sollevate dalla direttrice, in modo che possano entrare a far parte dell’agenda comunale, regionale e parlamentare. Fra queste, da non dimenticare la situazione dei detenuti extracomunitari, e dei cittadini italiani, impossibilitati a svolgere qualsiasi attività lavorativa, dopo aver espiato la pena, perché non dotati di regolare permesso di soggiorno oppure perché molte aziende non li vogliono assumere in quanto ex detenuti. E’ stato un incontro importante che ci ha permesso – ha continuato Bonardi – di poter conoscere meglio la struttura penitenziaria, ragionare sulle problematiche e soprattutto, nel piccolo, cercare di poter aumentare la collaborazione con l’istituto e sollecitare degli interventi a livello comunale, regionale e nazionale. Sicuramente urge un ripensamento della struttura, e quindi si rende necessario insistere con l’autorità competente affinché si possa effettivamente spostare la struttura carceraria in uno spazio nuovo più vivibile sia per i detenuti sia per coloro che vi lavorano”.

Il presidente Bonardi ha infine spiegato che “è bello però sapere che, a detta della direttrice, tante sono le associazioni laiche e cattoliche che prestano il proprio servizio all’interno del carcere, questo vuol dire che Brescia non è assente in Carcere ma ben radicata. Dobbiamo fare in modo che del Carcere di Brescia se ne parli a livello nazionale affinché in tempi rapidi si possa trovare una soluzione all’attuale problema di vetustà dello stabile e degli spazi angusti a disposizione di chi si trova ad espiare la pena. Nel frattempo, si cercherà come Circoscrizione di aiutare il carcere con la ricerca di libri, oggetti e altro che possa essere utilizzato dai detenuti”.

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Redazione BsNews.it

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