Diossina, a Castegnato vietato mangiare uova e carne di pollo

A Castegnato è vietato consumare uova e carne di pollo. L’ordinanza è stata firmata ieri dal sindaco Giuseppe Orizio e rappresenta la prima risposta del Comune alle notizie di stampa sull’elevato valore di diossina riscontrato in uova e carni di alcuni allevamenti bresciani. In un comunicato, inoltre, Orizio si lamenta di non avere mai ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in materia e del fatto che gli esiti dei controlli siano stati resi pubblici con grande ritardo.

ECCO IL COMUNICATO DEL SINDACO DI CASTEGNATO:

Siamo venuto a conoscenza della grave situazione che si è riscontrata a Castegnato ed in alcuni altri comuni della provincia, solo attraverso l’articolo del quotidiano Bresciaoggi sul quale in data odierna è riferito che l’ASL di Brescia ha riscontrato valori di diossina abbondantemente oltre i limiti in uova e pollame di alcuni allevamenti domestici.

Dando per assodata la fondatezza dei dati pubblicati, la prima cosa che preoccupa è che la notizia non sia stata per tempo fornita ai sindaci dall’Autorità Sanitaria competente, ma da un quotidiano. Ci risulta, nel caso di Castegnato, che il prelievo di alcune uova dall’allevamento domestico della cascina, sia avvenuto a fine settembre scorso e che solo il 3 gennaio siano stati comunicati gli esiti delle prove ai diretti interessati il cui pollame, una quindicina di capi, è stato poi subito abbattuto.

Da quella data sono passati più di quaranta giorni e nessuno ha detto niente ai comuni e tanto meno agli abitanti delle cascine limitrofe. Perché? Sappiamo inoltre che solo questa settimana verranno fatti gli esami del sangue agli abitanti della cascina castegnatese che si sono a quanto pare cibati di uova e pollame “non commestibili”. Non appena letto il servizio giornalistico, ho emesso una ordinanza “a titolo precauzionale”, nella quale, sino a nuove informazioni che chiariscano quanto accaduto, le cause che lo hanno determinato e lo stato delle cose, è fatto divieto assoluto di consumare a scopo alimentare uova e carni provenienti da allevamenti domestici di galline ed altri animali avicoli.

Contemporaneamente ho scritto all’Asl per chiedere un incontro urgente “al fine di meglio conoscere quanto è stato fatto e di concordare eventuali provvedimenti congiunti in merito alla situazione di pericolo sanitario riscontrato”. Quanto accaduto è sì grave per il mancato coinvolgimento dei comuni da parte dell’Asl, ma lo è ancora di più perché, salvo informazioni più puntuali che non abbiamo a disposizione, non si è a conoscenza delle cause (quindi dei possibili rimedi) e della dimensione del fenomeno, forse troppo affrettatamente ricondotto alla sola presenza di fonderie.

Giuseppe Orizio

Sindaco di Castegnato

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Redazione BsNews.it

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