Campo nomadi di via Orzinuovi, Rolfi e Maione: entro un anno sarà sgomberato

Oggi è iniziato lo spostamento, all’interno dell’area autorizzata, delle famiglie Sinti residenti nel campo nomadi di via Orzinuovi 108.

Sull’argomento sono intervenuti con una nota congiunta il vicesindaco e assessore alla Sicurezza del Comune di Brescia, Fabio Rolfi, e l’assessore ai Servizi sociali, Giorgio Maione:

“Lo spostamento delle famiglie dei Sinti all’interno di un contesto opportuno si concluderà entro e non oltre febbraio 2012, come stabilito dall’accordo sottoscritto dalle parti, con il quale si prevede la dismissione completa del campo entro quella data. La messa in sicurezza dell’area ha portato all’allontanamento nell’estate 2010 di 5 nuclei familiari non autorizzati, allo spostamento del campo nomadi al di fuori dall’area vincolata del metanodotto, dove si trovava in condizioni di estrema pericolosità, nonché al rifacimento degli impianti elettrico, idraulico e di riscaldamento; il tutto finalizzato a offrire condizioni di vita dignitose ed evitare tragedie come quelle che la cronaca recente ha tristemente raccontato. La programmata chiusura del campo prevede il trasloco a fine febbraio di 4 nuclei familiari, già individuati, all’interno della struttura del Centro emergenza abitativa di via Borgosatollo, dove si sta predisponendo l’installazione di prefabbricati contigui destinati ai sinti e all’interno dei quali i sinti stessi dovranno rispettare le regole della convivenza in società, sostenendo quindi tutte le spese di gestione e impegnandosi a sostare per un massimo di 24 mesi. Nel corso dell’anno tutte le famiglie saranno accompagnate all’uscita del campo per trasferirsi nelle unità che si libereranno all’interno del Centro emergenza abitativa o in collocazioni residenziali private, al fine di raggiungere la totale chiusura dell’accampamento entro i termini previsti.

Ulteriori polemiche sollevate da qualche singolo abitante del campo sono quindi le solite chiacchiere di chi in realtà spera di poter continuare a vivere nell’irregolarità più totale a spese della comunità. Garantiamo che non sarà più così. Far rispettare un patto significa educare alla responsabilità. Per questo motivo da parte nostra non c’è alcuna intenzione di cambiare rotta”.

 

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Redazione BsNews.it

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