La vertenza sulla carte di credito utilizzate con troppa leggerezza è stata definitivamente archiviata dalla Corte di Conti. A mettere una pietra sopra il caso ci ha pensato il sindaco Adriano Paroli, che come un padre di famiglia si è rassegnato ed ha pagato per le marachelle dei propri figli-assessori (e per la verità, in minima parte anche sue) staccando un assegno da 49mila euro che copre tutte le spese effettuate con le carte di credito, non solo quelle incriminate (in quanto prive di pezze giustificative o con motivazioni non ammissibili).
La Corte di Conti, interessata solo al lato economico della questione, ha dunque chiuso la vicenda, mentre tutto rimane ancora in attesa di giudizio per quanto riguarda la Procura della Repubblica che ha attivato un procedimento per il reato di peculato (appropsiazione indebita di denaro pubblico da parte di pubblici ufficiali). Gli assessori coinvolti hanno tempo sino al 13 dicembre per presentare la loro difesa ed esprimere la loro volontà di essere ascoltati dal Gip. Il sindaco e i suoi si dicono tranquilli e convinti di una piena assoluzione.
a.c.
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