Dieci quintali: tanto sarebbe il peso dei pesci morti recuperati sulle rive del fiume Strone tra Verolanuova e Pontevico. Un vero e proprio disastro ambientale dovuto molto probabilmente ad un inquinante chimico versato in acqua.
Ancora da stabilire la responsabilità, fatto sta che il disastro è avvenuto e ci vorranno anni per ripopolare il fiume di splendidi esemplari di tinche, carpe (anche di 5 chilogrammi), cavedani, barbi e vaironi che sono stati recuperati con la pancia all\’aria presso le griglie della centrale idroelettrica in località Vincellate, cuore del parco dello Strone. Il guardiano del parco ha avvertito i primi segnali del disastro venerdì mattina, quando ha notato in acqua alcuni pesci morti, uno strato di schiuma bianca sulla superficie e un odore acre nell\’aria. Immediatamente è partito l\’allarme, sul posto i tecnici dell\’Arpa e la polizia locale di Verolavecchia e Pontevico. Gli agenti hanno cercato di risalire il fiume alla ricerca della fonte inquinante, ma invano. Solo dalle analisi dell\’acqua si potranno avere informazioni circa la natura della sostanza inquinante, e forse risalire all\’azienda che ha provocato il danno.
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