Sono finiti in carcere con l’accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti due fratelli incensurati di Ospitaletto che pare avessero messo in piedi una vera a propria impresa familiare della cocaina.
41 anni il primo, D.R., ufficialmente impresario edile, 31 anni il secondo, R.R. di professione barista. Secondo i carabinieri di Ospitaletto e di Chiari il maggiore dei due fratelli avrebbe curato i contatti con il fornitore di cocaina mentre il minore l’avrebbe ceduta a intermediari più piccoli con il ruolo di spacciatori finali. L’indagine è partita dalla segnalazione che nel bar di R.R. si spacciava droga, ma il bar non è stato chiuso dagli inquirenti. Tutta la droga è stata trovata nelle abitazioni dei due fratelli: duecento grammi nella camera da letto di D.R. e addirittura 1 chilo e 400 grammi, cocaina purissima suddivisa in panetti da un etto, in una cassaforte a muro nell’abitazione del fratello minore. Pur essendo incensurati i due sono in carcere, potrebbero uscirne dopo il colloquio con il Gip.
a.c.
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