Il ragazzo di Calcinato in carcere per l’omicidio di Mohammed Chamrani, l’unico maggiorenne al momento dell’assassinio, si difende dalle accuse accusando. La famiglia di Stefano Rizzi ha scelto Luca Broli come avvocato che seguirà il caso; dopoil primo colloquio tra Broli e il giovane, colloquio durato circa due ore, emergono particolari che gettano nuova luce sul caso. Innanzitutto bisogna ricordare che Stefano Rizzi nei giorni scorsi, al padre e ad altri amici, aveva confidato di avere agito per vendetta nei confronti della vittima reo di avergli fatto delle avances pesanti, non gradite e per questo punite con le percosse e l’annegamento (i particolari sono emersi nelle intercettazioni ambientali grazie alle microspie installate dagli agenti). Ieri invece Stefano avrebbe confessato a Luca Broli che il vero responsabile materiale dell’assassinio sarebbe uno degli altri due arrestati, più precisamente il napoletano (l’altro ragazzo è albanese, italiani i due amici che avrebbero “solo” assistito; tutti e cinque i ragazzi sono di Calcinato). Stefano non avrebbe denunciato alla polizia l’amico per non tradirlo.
Stamattina a Canton Mombello l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Lorenzo Benini e al pm Lara Ghirardi.
a.c.
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