Quasi 600mila euro. E’ questa la cifra che, secondo la Corte dei Conti, un docente bresciano deve versare all’Università di Brescia. Anzi… il conto sarebbe ammontato a una cifra ben maggiore, ma i giudici gli hanno fatto lo “sconto”, riconoscendo la parziale prescrizione dei fatti.
L’uomo – evidenzia il Corriere – era accusato di danno erariale per aver svolto (per circa quindici anni) incarichi dirigenziali in due società private mentre era professore alla facoltà di Ingegneria, circostanza che ai docenti pubblici è vietata da legge (come quasi tutte le attività private), salvo diversa autorizzazione.
In primo grado, un paio di anni fa, il 60enne era stato condannato a pagare l’intera cifra incassata dalle aziende private. Mentre in Appello è arrivata la riduzione.