Duro colpo, nelle scorse ore, contro la criminalità organizzata e i gruppi di malviventi che si fingono avvocati e/o rappresentanti delle forze dell’ordine per truffare gli anziani, telefonando alle vittime, riferendo di un grave incidente stradale occorso a un familiare e chiedendo infine una cauzione in denaro ai malcapitati. Un copione sempre più frequente anche nel Bresciano.
Proprio oggi, infatti, la Procura di Roma ha arrestato 17 persone residenti nel Napoletano (7 sono in carcere, 10 ai domiciliari), di cui 13 accusate di aver fatto parte di un sodalizio criminale che truffava gli anziani con questa modalità. I delinquenti avevano un vero e proprio call center a Napoli (con tanto di manuale di istruzioni per i telefonisti…) e le vittime venivano scelte casualmente su internet o sulle pagine bianche. Poi i truffatori andavano in trasferta “lavorativa” a Roma (con auto a noleggio e nottata in bad & breakfast pagata) per incassare il denaro dalle vittime. Almeno 80 i colpi attribuiti al gruppo.
Una decina, invece, sono i raggiri che i carabinieri attribuiscono a cinque uomini, sempre di origine napoletana, arrestati nelle scorse ore dai carabinieri di Calcinato. Un’operazione che ufficialmente non è collegata all’altra, anche se i due sodalizi hanno agito con modalità molto simili.
Stando a quanto si apprende, i cinque avrebbero derubato – con il solito copione – gli anziani residenti nei Comuni di Calcinato, Desenzano, Montichiari, Rezzato e di altri paesi dell’hinterland cittadino. Spostandosi su auto a noleggio e dormendo in bad & breakfast. A incastrarli, in questo caso, sarebbero state la testimonianza di un’anziana vitima e le telecamere di videosorveglianza di Calcinato.
