Avrebbe abusato sessualmente della sorella minore, che all’epoca dei fatti aveva dai 12 ai 15 anni. Con questa accusa – gravissima e infamante – un cittadino ghanese è finito a processo a Brescia.
Stando a quanto emerso, le violenze sarebbero iniziate quando la ragazzina – orfana dalla nascita di entrambi genitori – è arrivata in Italia dall’Africa, nel 2017 (secondo i documenti era nata nel 2005, in realtà sarebbe del 2002), e sarebbero continuate per tre anni. L’uomo (oggi 44enne), a quel punto, avrebbe iniziato a pretendere rapporti (violentandola almeno due volte alla settimana), affermando che gli abusi sarebbero proseguiti fino a che lei non avesse saldato completamente quanto speso da lui per portarla in Italia. Una procedura burocratica iniziata nel 2014, in cui lui – per ottenere il visto – avevan anche finto di essere il padre della ragazzina: in realtà, secondo l’accusa, è diventato il suo aguzzino e la trattava di fatto da schiava, obbligandola anche ad accudire i figli del fratello, a cucinare e a pulire casa.
Poi la giovane ha trovato il coraggio di confessare tutto alle compagne di scuola e di scappare di casa (nella zona ovest della provincia), trovando rifugio dal fidanzato (era il 2020). E ha denunciato. L’uomo, a piede libero, è ora a processo con l’accusa di violenza sessuale aggravata. La giovane, invece, dopo la denuncia è stata portata in una comunità protetta.